
Come scrivere un libro senza arrendersi
Scrivere un libro: per alcuni è un sogno, per altri un progetto, per altri ancora un obiettivo. Tra l’idea e la sua realizzazione, però, ci sono incognite e difficoltà che possono scoraggiare e indurre ad abbandonare l’impresa. Non parliamo poi della pubblicazione, che richiede caparbietà, umiltà e capacità di ingoiare qualche boccone amaro.
Scrivere un libro significa confrontarsi ogni giorno con una delle attività più difficili, faticose e tormentate che esistano: la scrittura. Fin dalla sua invenzione, la scrittura ha richiesto alla specie umana molto sudore e lacrime in cambio di ben poche soddisfazioni. Eppure, continuiamo a scrivere, ad emozionarci quando le parole finalmente traboccano dalla penna o dalla tastiera, ad impegnarci affinché la scrittura migliori. Sì, la scrittura può migliorare: è un dono, ma è al tempo stesso un’arte, e come tale può essere appresa, migliorata e portata alle sue vette più alte con l’impegno e la dedizione.
Forse non tutti scrivono come i Grandi della letteratura, ma tutti possono scrivere. E tutti possono scrivere un libro purché abbiano fissato degli obiettivi precisi o un piano di lavoro e abbiano la motivazione necessaria ad affrontare la scrittura come se fosse un vero e proprio lavoro.
A chi è rivolto questo post
Se stai leggendo questo post è probabile che tu non abbia mai affrontato la scrittura di un libro (compresa la tesi di laurea), oppure che tu ti stia chiedendo se la tua maniera di impostare un progetto del genere sia corretta. In questo articolo ho voluto riunire alcuni consigli e creare una sorta di “scaletta di lavoro”. Ho provato a mettermi nei tuoi panni e a dirti ciò che ti direi se tu un giorno venissi da me e mi dicessi “Ehi, Laura, ma come faccio a scrivere un libro?”.
Chi ha già avuto la fortuna di scrivere un libro dall’inizio alla fine (per studio, lavoro o passione) troverà forse banali i miei consigli, ma questo è un bene: significa che non si tratta di cose completamente false o fuorvianti! Per migliorare questa guida, inoltre, è possibile aggiungere un commento a fine post: ogni suggerimento è ben accetto!
Scegliere il tema del libro
Il primo passo per scrivere un libro è la scelta del tema, che ovviamente dipende dalle passioni e dalle intenzioni dello scrittore. Un libro di memorie, un romanzo storico, una raccolta di poesie, un saggio sulle virtù delle tisane, un’inchiesta giornalistica: non c’è tema che non possa diventare l’oggetto di un libro. Il tema va però definito, circoscritto, analizzato, studiato.
- Se è un tema che conosci bene puoi passare al prossimo paragrafo (“Creare una mappa dei contenuti”)
- Se è un tema che non domini, hai bisogno di studiarlo leggendo altri libri sullo stesso argomento o su argomenti affini, informandoti sui giornali, chiedendo ad altri esperti di darti delle indicazioni, prendendo appunti, guardando film, cercando su internet, andando in biblioteca, osservando la vita reale…
Creare una mappa dei contenuti
Quante volte, prima di assegnare un tema in classe, il professore ti ha incitato a creare una mappa dei contenuti? Aveva ragione: se non conosci i contenuti nel dettaglio non riuscirai mai a scriverne bene e in maniera compiuta. Inoltre, avere una mappa dei contenuti aiuta a scrivere anche quando la testa è stanca o la concentrazione non è massima.
- Se il tuo libro è un saggio o un testo divulgativo, dividi il tema trattato in temi più piccoli ed organizzali in capitoli: sarà la prima bozza del tuo indice;
- se il tuo libro è un romanzo, prepara il “soggetto”, ovvero il riassunto della trama completa e delle vicissitudini di tutti i personaggi. Successivamente, prepara la struttura dei capitoli, con delle indicazioni sul contenuto di ciascuno di essi;
- forse l’indice del libro cambierà mano a mano che proseguirai con la scrittura, ma senza l’indice non riuscirai mai ad arrivare fino alla fine. Meglio avere un indice incompleto o transitorio che non averlo affatto!
Scrivere ogni giorno
Una volta deciso il tema e creata la mappa dei contenuti, puoi iniziare a scrivere.
La prima pagina è una delle più difficili, perché non vi è nulla di più faticoso che vincere lo “sgomento della carta bianca”.
Eppure, se le idee sono chiare e il progetto è ben delineato, anche la penna prima o poi si sblocca. E non va mai arginata; bisogna anzi continuare a scrivere ogni giorno per non veder naufragare il progetto.
- Fissa un obiettivo: 100 parole al giorno se sei molto impegnato, due ore se hai maggiore disponibilità di tempo, tutto il giorno se hai la fortuna di avere tanto tempo. Solo tu puoi decidere quanto scrivere ogni giorno, ma dedicare quotidianamente una parte del tuo tempo al tuo progetto è fondamentale;
- scrivere ogni giorno aiuta a migliorare la scrittura: dopo un po’, acquisterai molti automatismi, troverai il tuo stile e imparerai a fare meno errori;
- scrivi anche quando sembra proprio che le parole non ne vogliano sapere di uscire, oppure quando sei stanco e distratto: metterai comunque dei mattoncini che potranno essere spostati o aggiustati il giorno successivo.
Correggere spesso e tagliare con coraggio
La correzione del proprio elaborato è un momento cruciale. Ognuno ha il suo metodo di correzione. Io, ad esempio, rileggo rapidamente ogni pagina appena scritta, correggendo gli errori più grossolani. Le correzioni più “toste”, però, le lascio al giorno successivo, quando rileggo tutto ciò che ho scritto il giorno prima e rivedo anche la forma e i periodi.
Una volta chiuso il capitolo, correggo anche quello per vedere se la struttura complessiva tiene. Finito il libro, lascio passare qualche giorno e correggo di nuovo tutto dall’inizio alla fine. Di solito la correzione dei capitoli e quella finale la faccio su carta stampata. So che è uno spreco di carta e inchiostro, ma è l’unico modo per procedere in modo accurato.
Purtroppo nessun escamotage consente di scovare tutti gli errori. Ricorda infatti che solo un occhio esterno e allenato (come quello di un correttore di bozze) può riuscire a fare un lavoro davvero completo. Questo non ti esime ovviamente dal duro lavoro di editing e correzione sul tuo testo!
Per quanto riguarda i tagli, il tuo libro ne avrà probabilmente bisogno. Spesso, quando si rilegge un’opera ormai conclusa, ci si accorge dell’esistenza di parti totalmente inutili, oppure – ahimè – di parti da riscrivere. Non esitare a farlo, non è un fallimento ma un affinamento. Anzi, è proprio con un lavoro di questo tipo che un testo diventa davvero leggibile.
Hai trovato utili questi consigli? Li hai trovati del tutto superflui? Non dimenticare di dire la tua lasciando un commento alla fine del post!
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Sarebbe bello creare delle versioni stampabili.
Magari un file PDF!
Sicuramente parlo da profano, ma è un’idea che mi è venuta in mente leggendo questo articolo.
In quanto all’articolo, CHAPEAU!
Ciao Daniele! Intendi dire una versione in pdf dell’opera compiuta? No, non è un’idea bislacca, anzi consente la lettura su e-book reader o su smartphone. Peraltro, con alcuni accorgimenti di cui spero di parlare presto in un post apposito, si può anche creare un vero e proprio e-book, destinato al download gratuito o alla vendita. Questo sempre che a te interessi pubblicare, altrimenti anche un semplice pfd “fatto in casa” va benone! Grazie per il tuo suggerimento e a presto!
[…] ti è piaciuto quest’articolo, forse ti può interessare anche questo post su Come scrivere un libro! Non dimenticare inoltre di condividere i post de Il Vino e le Viole su Facebook o Twitter! Tweet […]
Ho cercato tanto una guida come questa e finalmente l’ho trovata! Non ho mai scritto un libro e mi piacerebbe tanto imparare a scriverne uno, quindi davvero grazie per i preziosi consigli!
Elise
Prego Elise! Il miglior modo per imparare a scrivere è… scrivendo, ma ho visto che tu hai già un tuo blog, perciò continua così! A presto e grazie del tuo commento!
[…] in quei mesi. “Ho viaggiato – ha risposto – “Quattro mesi in Argentina per scrivere un libro“. Così, con una semplicità disarmante e priva di arroganza, il ragazzo si è autodefinito […]
[…] Mi piacerebbe, prima o poi, scrivere un libro. […]
Finalmente trovo il coraggio di mettere sul serio le mani sui tasti per provare a cavarne qualcosa di buono e non so da che parte iniziare: grazie per questi pochi ma chiari e utili consigli!
Ora ci provo!
bene! E allora facci sapere come va! A presto!
Sogno da 2 anni di scrivere un libro di testo per i miei studenti. Insegno in un centro di formazione professionale, area tecnica. Non esistono libri del genere. Non ho mai avuto il coraggio di cominciare, solo dopo aver letto il tuo articolo mi sono sbloccato. Se un giorno lo finirò sarà anche merito tuo. grazie.
Ciao Roberto, sono contenta che il mio post ti abbia aiutato a trovare la motivazione che cercavi! Grazie per aver condiviso il tuo stato d’animo con noi: commenti come il tuo aiutano il nostro sito a crescere e regalano a noi autrici gli stimoli di cui abbiamo bisogno per andare avanti! A presto
Roberto che bel commento che ci hai lasciato. Ci esorta a continuare e a fare sempre meglio!
In bocca al lupo per il tuo libro!
Ciao, ho letto i tuoi utili consigli sulla scritta, io ho iniziato a scrivere un romanzo fantasy e mi rendo conto che la scrittura non è solo emozionante e divertente, ma anche faticosa e molto impegnativa. Volevo chiedere se è possibile comunicare via mail con te perchè mi piacerebbe inviarti anche qualcosa da farti leggere se a te interessa.
Grazie
Ciao! Hai ragione, la scrittura è davvero un lavoro faticoso, ma offre tante soddisfazioni in cambio! Siamo contente che tu abbia energia e forza di volontà per scrivere addirittura un romanzo fantasy! Noi ti auguriamo di fare davvero un buon lavoro! Se vuoi tenerci aggiornate su come prosegue la tua avventura con la scrittura scrivici qui nei commenti. Purtroppo tra sito web e lavoro il tempo per leggere tutti gli scritti che ci inviate non c’è, ma siamo sempre contente di avere news sui nostri lettori! Caro Stefano, buona scrittura!
Mi sto facendo una cultura di consigli, e come affermi anche tu “bisogna creare una mappa dei contenuti”. Questo è proprio il mio tallone d’Achille. L’idea (o dovrei dire “le idee”, avendo più progetti in corso) ce l’ho completamente sviluppata in testa, ma devo rassegnarmi a metterla nero su bianco.
E dire che le riletture, le correzioni e i tagli drastici non mi creano problemi!
Grazie per i tuoi consigli. Potresti scrivere anche una guida su come pubblicarlo, un libro?
Prego CreAttiva e grazie per questo tuo commento! Creare la mappa è la parte più difficile, ma è anche vero che una volta creata la mappa dei contenuti l’idea prende forma più velocemente! Però fossi in te non mi preoccuperei: se senti di avere già l’idea in testa, non sarà difficile metterla nero su bianco! Per quanto riguarda la guida alla pubblicazione… Devo documentarmi un po’, ma è un ottimo consiglio. Grazie e a presto!
Vorrei scivere la mia vita che già dalla nascita è stata romanzesca.Non so come iniziare con i tuoi suggerimenti spero di riuscire.grazie
Ciao Anna Maria! Spero per te che tu riesca a portare a compimento la tua opera! Non ti scoraggiare per nessuna ragione al mondo! A presto!
Ciao, volevo alcuni suggerimenti: io sto provando a scrivere un libro, ma durante il giorno ho sempre poco tempo perchè lavoro molto. Diciamo che a volte magari scrivo mezza pagina in un giorno e a volte invece correggo due pagine in un giorno. Ho paura che lavorare così lentamente non mi porti a nessun risultato soddisfacente. Che cosa ne pensate?
Ciao Stefano e scusa per il ritardo con cui rispondo. Anche io ho pochissimo tempo per scrivere: è da molto che non riesco a mettere mano ai miei racconti e negli ultimi mesi non ho buttato giù niente di più lungo di una poesia. Da un certo punto di vista tutto questo può risultare deprimente: c’è un progetto, c’è la volontà, manca il tempo. Eppure, io credo che dedicarsi ad altro durante il giorno possa anche fungere da stimolo: più cose si guardano, si vivono, si sperimentano, maggiore sarà il “materiale” di scrittura. Se il tuo tempo non ti porta a scrivere più di mezza pagina al giorno non puoi farci nulla: è una realtà con cui devi fare i conti. Questo non significa che il risultato non possa essere ugualmente soddisfacente! La costanza paga più di ogni altra cosa… Potresti però provare a ottimizzare il tuo tempo, ad esempio prendendo appunti durante la giornata (anche appunti vocali, se non hai modo di scriverli) e riordinarli durante le ore di scrittura. Non so che lavoro fai e come passi le giornate, ma anche il tempo sui mezzi pubblici o in aereo è prezioso per scrivere o per programmare la scrittura. In ogni caso, abbandona le ansie: non c’è mai un tempo giusto per la scrittura, tu non devi fare altro che usare il tuo! Buon lavoro!
All’inizio trovavo dure queste cose. Adesso la rilettura e la correzione da un lato mi annoiano, ma una volva che vedo che il taglio delle parti inutili e la riscrittura delle parti deboli danno risultati migliori, la soddisfazione è grande.
Poi è vero che io riscrivo anche intere storie pur di farle funzionare. So che i professionisti fanno così.
Sì, anche io rileggo e stravolgo a volontà pur di ottenere un risultato soddisfacente! Non so se ti è mai capitato di dare un’occhiata alle diverse versioni di un libro famoso: la prima versione e quella definitiva sono spesso due cose completamente diverse!
Buon lavoro e grazie per il tuo commento! a presto
Ciao, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate dell’ultimo commento che ho inserito il 12 dicembre grazie
Ciao, ti ho appena risposto! 🙂 Leggi sopra!
Ciao Laura, si ho letto la tua risposta e devo dire che sono pienamente daccordo con te. Ognuno di noi deve fare i conti con il proprio tempo a disposizione e sfruttarlo meglio che può. Grazie ci risentiamo ciao
Ciao, volevo avere una vostra opinione: a me spesso capita che nella stesura di un racconto o nel romanzo che sto provando attualmente a scrivere non abbia delle immagini visive chiare nella mia mente che debbano essere tradotte in parole e invece per lo più o non sento il bisogno di elaborare visivamente ciò che ho intenzione di scrivere oppure posso avere delle immagini confuse e disordinate nella mia testa come può succedere nel sogno. Cosa ne pensate? Attendo commenti grazie
Non saprei, Stefano… Che la tua sia una scrittura onirica o addirittura espressionista? Può darsi! In fondo il realismo è solo una delle opzioni stilistiche a disposizione!
Stefano, ciao!
Io ti inviterei a provare una scrittura onirica e “senza senso” (intendo dire: senza un senso logico e razionale che forse, in questo momento, non è nelle tue corde).
Fai quest’esercizio:
prendi un foglio bianco e chiudi gli occhi;
prova a rilassarti e ad estraniarti da tutti per un paio di minuti;
scrivi. parole, frasi, semplici sintagmi;
riguardali poi a mente fredda e ricomponili come se dovessi interpretare il tuo sogno. Di per sé il sogno non avrebbe senso se non vi fosse qualcuno, a posteriori, a dargli un significato!
fammi sapere che viene fuori!
Ciao quello di Federica penso sia un buon consiglio. Volevo però spiegarmi anche meglio: io scrivo sulla base dell’elaborazione di alcuni concetti che io creo nella mia mente che inizialmente sono legati tra loro un pò casualmente e poi in un secondo momento cerco di creare delle sequenze narrative che abbiano una loro logica e coerenza interna. Non ho mai delle immagini visive nitide nella mia mente. Sto scrivendo un romanzo di avventura antropologico con dei forti rimandi alla magia e credo che la mia scrittura debba essere un pò irrazionale. Tuttavia penso anche sia importante che tutta la struttura narrativa segua un filo logico ben preciso.
Ciao, non vi è piaciuto il mio ultimo commento? mi piacerebbe sentire una vostra opinione grazie
Ciao Stefano! Irrazionalità e magia sono legate: saprai meglio di me che in passato i sogni erano interpretati proprio dagli sciamani. Però, come hai detto tu, se la scrittura – per quanto ispirata – non segue un suo filo (logico o illogico che sia) può risultare autoreferenziale. Qui si apre un altro tema enorme: si scrive più per se stessi o più per i lettori?
Consigli davvero utili, di cui ho fatto tesoro per scrivere “La quercia smarrita”, poesia con foto in formato e-book, che spero vi piacerà, e l’e-book in fase di ultimazione “Non è mai troppo tardi per essere quello che vuoi essere “
racconta racconta!